Il futuro (in)certo di Mattia Guadagnini
Di Pietro Salina
Se nonostante i diversi titoli nazionali e internazionali che hai conquistato in soli 22 anni di vita, la gente ti dà del “finito” qualcosa di sbagliato in questo sistema c’è! Mattia Guadagnini, reduce da due stagioni sottotono, dovute a infortuni importanti, sta attraversando un vortice di emozioni complesse. Dopo tre anni trascorsi a Roma con il team De Carli, Mattia ha deciso – si lo ha deciso LUI – di trasferirsi in Belgio dal team Nestaan per cercare nuovi stimoli e cambiare aria. Una scelta difficile e coraggiosa per un ragazzo così giovane, ma necessaria per fare quello step in avanti. Tuttavia questo step che non è ancora arrivato, o meglio Mattia non è ancora riuscito a metterlo in campo.
Essere un atleta professionista a 22 anni è un’impresa che richiede talento ma anche tanta dedizione. A questa età, ci si trova a vivere in un equilibrio precario tra aspirazioni professionali e esigenze di vita quotidiana. Il sacrificio richiesto per eccellere in questo sport può essere estremo, anche perché il rischio di farsi male fisicamente è dietro a ogni curva.
Tutto questo impegno si concretizza in ore interminabili di allenamenti in moto e in palestra, gare e preparazioni fisiche e mentali. Essere giovani e ai vertici del mondo sportivo porta con sé aspettative enormi: quando una gara va male tutti ti danno contro contro mentre se vinci son tutti tuoi amici e fan.
Se un ragazzo così giovane riesce a gestire tutto questo, e non parlo solo di Mattia, merita rispetto, perchè credetemi non è cosa da poco! Bisogna supportare questi ragazzi, e non andargli contro solo perchè non vincono quanto vorremmo. Dobbiamo tifare i nostri italiani anche nei momenti bui, anzi soprattutto in quei nei momenti. Di recente è stata comunicata la partecipazione di Mattia al Motocross delle Nazioni e questo ha aperto il vaso di Pandora delle critiche e polemiche, tuttavia io sono certo che Mattia darà il massimo per la nostra amata Italia, come ha sempre fatto del resto, anche perchè al Nazioni tutto cambia, tutto si azzera!
L’anno prossimo probabilmente Mattia tornerà nel team Maddii, questa volta in sella alla Ducati, le voci sono queste. Se così non fosse in ogni caso una moto per correre Mattia la troverà: è uno dei più giovani piloti MXGP, pensate che nel 2025 potrebbe avrebbe ancora l’età per correre nella MX2… ha tempo per dimostrare di essere un campione.
Image: Husqvarna