Glenn Coldenhoff: “Ora bisogna vincere un GP con Fantic”
Con la prima vittoria in sella alla XXF 450, alla gara internazionale di Hawkstone, Glenn Coldenhoff ha già iniziato a scrivere la sua storia con Fantic, ma il capitolo più importante sta per cominciare con la prima tappa del mondiale MXGP, in programma il 9 e 10 marzo a Villa La Angostura (Argentina). Il pilota Fantic Factory Racing Team ci parla del suo approccio e fissa i suoi obiettivi per la stagione 2024.
Glenn, hai già dimostrato un ottimo feeling con la tua nuova Fantic ottenendo la prima vittoria assoluta – tra l’altro la prima per il marchio italiano con il 450 a livello internazionale – ad appena la seconda gara con il team, una settimana fa a Hawkstone Park. Sono segnali promettenti a pochi giorni dall’inizio del mondiale MXGP.
“Sì, abbiamo fatto un gran lavoro durante l’inverno per preparare la moto al meglio, passando gran parte del tempo in Spagna, prima di spostarci in Italia, dove abbiamo disputato la prima gara prestagionale a Riola: abbiamo dimostrato fin da subito delle buone cose, tra cui delle ottime partenze. In queste ultime settimane abbiamo continuato a lavorare e devo dire che mi sento molto bene con la moto, sia con le sospensioni che con il motore…penso che si sia visto a Hawkstone Park. La velocità era buona, la mia forma fisica pure, e credo che tutto stia andando per il verso giusto.“
Il team Wilvo lo conosci molto bene, avete anche già vinto insieme, però per il 2024 avete cambiato colori entrando a far parte della famiglia Fantic. Il fatto di avere una prima vittoria in tasca ancora prima di iniziare il mondiale ti dà la tranquillità e consapevolezza di poter lottare subito al vertice?
“Sì, sono abbastanza fiducioso, ma allo stesso tempo non voglio mettermi troppa pressione addosso. La cosa più importante per me è sentirmi bene con me stesso e con la moto. Quando mi sento bene e sono felice, credo che arrivino anche i risultati. So che abbiamo fatto un ottimo lavoro d’inverno e mi sento più che pronto per iniziare.“
Tra tutte le novità, hai anche un nuovo compagno di squadra, Roan van de Moosdijk, un esordiente nella massima categoria. Senti la responsabilità di essere un po’ il team leader, grazie a tutta la tua esperienza?
“Penso di sì. Roan è un rookie, ovviamente ci conosciamo già perché anche lui è olandese, ci troviamo molto bene e ci divertiamo molto insieme. Spero sia a posto per l’Argentina, è bello averlo con noi. Ho anche nuovi meccanici quest’anno e anche con loro mi trovo molto bene. Quindi sì, ci sono alcune cose nuove, però direi che ci troviamo tutti in una buona situazione.“
Manca pochissimo alla prima gara del mondiale, è sempre un momento molto speciale. Cosa senti pensando all’Argentina?
“Sono sempre emozionato pensando alla prima gara, e direi anche un po’ nervoso. È la prima dopo tanto tempo, tutti sono in forma e pronti per ripartire. La prima gara è sempre anche un po’ pazza, tutti si scatenano. Penso sia importante ‘sopravvivere’ e piazzarsi attorno alla top 5, sarebbe un buon inizio.“
Parlando dell’aspetto mentale, l’anno scorso sei anche diventato padre. Ha cambiato un po’ il tuo modo di vedere le cose, dandoti una prospettiva diversa sullo sport e la vita in generale?
“Sono una persona molto, molto strutturata…mi piace seguire un piano. Proprio un anno fa, giusto un giorno e mezzo prima della mia partenza per l’Argentina, è nata mia figlia, quindi è stato un momento anche un po’ delicato da gestire. Comunque sì, mi ha cambiato sicuramente un po’ perché a volte sono fin troppo concentrato. E quando lo vuoi troppo, le cose non funzionano. Adesso penso di aver trovato un buon equilibrio tra il seguire un piano ed essere comunque un po’ più rilassato. Quindi è sicuramente positivo per me.“
Se ci parlassimo tra un anno, cosa ti renderebbe orgoglioso guardando alla tua prima stagione in Fantic? Che obiettivo ti sei posto per il mondiale 2024?
“Penso che l’obiettivo debba essere una medaglia, entrando nella top 3 della generale. Ovviamente l’obiettivo è sempre quello di diventare campione del mondo ma bisogna anche essere realista. È molto, molto difficile. Il mio obiettivo è una medaglia e quello che devi fare per raggiungerlo è incredibile. Lavoro duramente ogni singolo giorno. Come team cerchiamo di migliorarci ogni singolo giorno. Facciamo tutto nel miglior modo possibile in modo tale da non aver niente da recriminarci. Penso che condividiamo tutti un po’ lo stesso spirito al momento. Come ho detto, l’obiettivo è prendersi una medaglia a fine stagione, e per portarla a casa penso sia necessario ottenere tanti podi e speriamo anche tante vittorie.“
Testo e immagini: Fantic Racing