La targa “street legal”
di Alessandro Merlo
Nell’uso sportivo della moto in fuoristrada la targa prevista dalla legge é sempre stata a rischio di danneggiamento o di perdita. Per questo motivo é appena passata una nuova legge che permette ai piloti nelle competizioni di Enduro e Trial di sostituire la targa originale con una replica della stessa, autocostruita, in colore giallo, con lettere e cifre in nero.
“Nulla di nuovo sotto il sole”! In sostanza si tratta infatti della legalizzazione di quanto tutti noi abbiamo sempre fatto: le due targhe gialle che vedete in foto ne sono la dimostrazione. La prima é una una riproduzione che mi é appena saltata fuori da un cassetto e che riguarda la moto del 1979 con la quale in quegli anni ho iniziato a correre nella Regolarità.
La seconda é una targa inglese fotografata qualche anno fa alla SSDT a Fort William, Il quel caso il pilota, come vedete, la usa anche per manifestare il proprio affetto nei confronti del padre. Proprio così: per gli appassionati il dover rifare la targa per il parafango posteriore si é dimostrato talvolta anche un escamotage per dimostrare la propria passione, precisione o estro.
In ogni caso negli anni ne abbiamo visto di tutti i colori: fotocopie in bianco e nero e a colori, plastificate e non, in formato originale o ridotto, numeri scritti con il pennarello, adesivi ad hoc più o meno precisi… A titolo di curiosità vi ricordate poi che l’azienda bergamasca Polini aveva commercializzato nei primi anni ’80 un kit di adesivi proprio per fare dia soli la targa ripetitrice? .. ora va a ruba tra i collezionisti!
