Gatorback o Jacksonville non faceva differenza…perché se andate a vedere le immagini che si possono trovare in rete, sono praticamente due piste quasi gemelle e ”sparare” tutto il circus del mondiale oltreoceano, per un singolo GP a tre gare dal termine, in una location da regionale con un pubblico da regionale assolutamente non all’altezza dell’evento, era decisamente evitabile. Va bene “la pace” con Coombs, ma se gli standard non erano mantenibili forse una bella “bandiera rossa” esposta prima di far sostenere ai team l’onerosa trasferta trovando un’alternativa in Europa, sarebbe stata forse la soluzione più apprezzabile.
“BANALE” è l’unica definizione che mi viene in mente. Potremmo essere ad un “festival delle waves” in qualsiasi altra parte del mondo e se non fosse stato per il “bandierone” che faceva tanto Glen Helen – ma assolutamente non lo era – nessuno si sarebbe accorto di essere negli States…soprattutto se il pensiero va alle piste che hanno a disposizione per il National.
Voto pista 5
MXGP
CAIROLI: 8 1/2
La sua gara era ovviamente su Herlings e ha fatto quel che doveva e poteva senza perdere di vista l’obiettivo principale. In gara uno avrà anche vinto Tomac, ma l’italiano e l’olandese hanno fatto tirare allo spettatore un respiro su tre…In gara due ci stavamo persino credendo, ma una banale scivolata ha fatto sfumare il sogno. Per adesso sono nove vittorie a testa…ci vogliono cinque punti…mi fermo qui…!!
Tanta voglia di dimostrare, cattiveria agonistica senza pari in pista, con la determinazione che gli si legge nello sguardo ancora a moto spenta dietro il cancello di partenza, per poi esplodere in un’unica direzione, superare l’avversario. In gara uno commette una sbavatura in partenza, è costretto al recupero e Tomac si salva. Gara due un martello !!
Un solo punto li divide in classifica a due gare dal termine; chi arriverà terzo ? Chi lo sa? …Desalle corre una gara mediocre, Paulin pianta la consueta botta sacrale che tutti gli anni riserva al suo pubblico cadendo da altezza siderale…ma l’importante per questi due è stare……vicinivicini…
Un quarto in gara uno combattendo con una discreta grinta nelle prime posizioni; un settimo in gara due senza correre particolari rischi e portare a termine un’altra buona seduta di allenamento “da corsa”
E’ ovvio, quando ci si va a correre, quelli del mondiale vanno a correre “contro” di loro; è così da sempre e probabilmente sempre così sarà. Cos’hanno fatto gli Yankees a casa propria? Semplice, hanno fatto sognare i loro colleghi europei il sabato, ma poi la domenica ci sono stati eccome, con Hampshire dominatore della MX2, pur commettendo qualche errorino e Tomac che in gara uno si è preso la rivincita “National” su Herlings e salendo comunque a podio ad onor di bandiera. Non è più “America” come quella di una volta, questo è sicuro, ma comunque i conti con “loro” sono sempre da fare, alla fine…
Lupino ha dato paga a Barcia……OK, basta così; come dice Cadalora, questo rimarrà scritto “sul libro”……
MX2
JONASS: 6
Combina un disastro toccandosi in partenza con Prado in gara uno e spalmandosi a tre metri dal cancello; si lancia in un recupero disperato, ma quando gli comunicano che il suo principale avversario, Seewer, ne sta combinando di tutti i colori ed è solo una posizione davanti a lui, chiude decisamente il gas. In gara due resta terzo per quasi metà gara, poi, forse pensando al compagno di squadra collassato causa il gran clima della Florida, cerca di portare a termine la gara perdendo il minimo sindacale di punti e facendo un po’ di ragioneria.
In gara uno, con la caduta di Jonass, ha avuto l’occasione del secolo e non l’ha saputa sfruttare, con una partenza disgraziata, centrando un portale pubblicitario e scivolando ancora poco dopo ma arrivando ugualmente nono……che ne ha dell’incredibile. In gara due si danna l’anima ma i due davanti ne hanno di più. Guadagna altri cinque punti nella generale…ma per il mondiale si fa quasi fantascientifica.
Fuori per infortunio…davvero un gran peccato a questo punto del campionato.
Quinto in gara uno, dal primo giro sino all’ultimo. Parte terzo in gara due ma sbaglia come spesso gli accade e farlo al primo giro è una roba deleteria. Recupera quel che può terminando all’undicesimo posto. Nessuno gli può più insidiare il terzo posto nella generale e il titolo di miglior rookie della stagione. Niente male, ma troppi errori.
“ARIA DI CASA MIA” e Thomas comincia a volare già dalle cronometrate e vincendo la gara di qualificazione. Ma la gara è la domenica e siccome, tra l’altro, negli USA hanno la brutta mania di riuscire a fare andare maledettamente forte anche le Honda 250…… è il suo connazionale Hampshire a rovinargli la festa. Il pilota Husqvarna termina gara due visibilmente provato anche lui dal clima e pur partendo secondo dovrà lasciare strada anche all’australiano Lawrence e a Seewer, riuscendo comunque a salire sul terzo gradino del podio di casa.
Cervellin si ferma in gara uno quando era vicino ai dieci e pianta una quadra da stato confusionale sul salto di arrivo di gara due, terminando comunque dodicesimo. Lesiardo porta a casa due punti in una gara difficile per lui e i tempi sul giro ne sono prova.
Ohh, e adesso? Non dico niente, giuro…Ah, sì, domenica prossima corrono anche le ragazze su una delle piste più brut……ehm……più “moderne” del campionato. Come dite ? Chi vince il mondiale ? Cos’è il mondiale ???
Alla prossima
Massimo Bonardi
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(Image MXGP, R.Archer-KTM, J.P.Acevedo-Husqvarna, Bavo-HRC, Suzuki Racing, Redazione Motocross, Kawasaki Eu, Yamaha Racing, Assomotor,)