Grazie alla “vicinanza” di Ryan Villopoto, il Campione del Mondo MX2 2008 è diventato negli ultimi mesi tra i piloti più “osservati” dai media. Abbiamo incontrato il sudafricano prima di imbarcarsi sul volo di ritorno in Francia.
Tyle, abbiamo visto allenarti a Glen Helen assieme a Villopoto. Entrambi siete sembrati estremamente veloci. Come ti senti ora?
“Siamo stati qui in America tre mesi, facendo anche un paio di viaggi in Europa, tutto sta procedendo bene. Fisicamente sono ok, ho avuto molto tempo per prepararmi senza infortuni, quindi è ora di iniziare la stagione vera e propria”.
Da fuori si vede che siete un gruppo molto affiatato. E’ così?
“Abbiamo un grande team, tutti danno il massimo per metterci nella condizione di vincere, ora non ci resta che mettere in pratica questo lavoro. E’ stato considerato ogni dettaglio della preparazione e della moto, con Aldon Baker abbiamo fatto il punto della situazione atletica e siamo contenti dei riscontri avuti fin qui. Naturalmente da qui al Qatar continueremo a lavorare su tutte le aree, ma come ho detto abbiamo già un’ottima base”.
Quali sono i piani da qui al Qatar?
“Per prima cosa ci trasferiamo nel sud della Francia per alcuni test. Dopodiché faremo base in Sardegna fino al GP del Qatar. In Sardegna il tempo è sempre bello e una delle piste è totalmente di sabbia, ci si può girare anche se piove molto. Forse farò un paio di gare di riscaldamento”.
In questi tre mesi vi siete spinti a vicenda per migliorare la vostra preparazione?
“Nelle manche simulate Ryan mi concede un vantaggio che poi prova a colmare, mentre io devo cercare di non farmi raggiungere. E’ una sorta di situazione di gara che spinge entrambi a dare il massimo, a rimanere concentrati sull’obiettivo e a migliorare la nostra velocità in pista. Problemi in questo senso Ryan non ne ha”.
E in quanto alle piste che incontrerete nel Mondiale che mi dici?
“Sono tutte una diversa dall’altra, specialmente quelle di sabbia, in particolare quelle di sabbia bagnata. Piste dal fondo così soffice vengono letteralmente masticate dalle moto. I primi tre GP saranno più sullo stile americano, quindi l’allenamento in America ci è servito. Poi si torna in Europa ad Arco di Trento, che invece sarà molto più in stile europeo. Ed è il motivo per il quale torniamo in Europa. Oltre che stare nel sud della Francia, se il tempo sarà buono ci alleneremo anche sulla sabbia in Belgio. Il tempo qui in America non è mai un problema, ecco perché abbiamo potuto stilare un programma al 100% in questi tre mesi. In Europa ho vissuto otto anni di fila e so cosa ci aspetta là”.
A Glen Helen Aldon Baker mi ha detto che sei il tipo di pilota che inizia una nuova stagione un po’ più a rilento rispetto ad altri e che i primi tre GP ti serviranno per carburare.
“E’ un Mondiale molto lungo, 18 GP, sarà molto dura. Alcune gare saranno mentalmente difficili, altre lo saranno fisicamente, l’obiettivo è fare sempre bene mettendo in conto di poter sbgliare, o cadere. Fa parte del gioco. Ma la chiave di tutto sarà rimanere sempre in salute”.
Come ben sai, quando qui in America arriva il momento di iniziare il Supercross, bene o male si ha un’idea a che livello sono i rivali. In Europa è la stessa cosa oppure tutto è tenuto segreto?
“(ride) Là non si sa mai niente. Finora non ho ancora visto nessuno, lo scopriremo solo una volta in Qatar. Lì si vedrà chi ha lavorato meglio nella off-season e chi invece no. In Qarat sarà la prima occasione di vederci tutti insieme e di scoprire tante cose”.
Come credi andrò a finire la tua stagione?
“Spero bene. Sia io che Ryan vogliamo avere una stagione senza infortuni, se così sarà credo che sul podio potranno esserci due Kawaasaki. Ho vinto un Mondiale e corso con Cairoli e con tutti quanti. L’anno scorso è stata la mia prima stagione in Europa dopo l’America e le cose purtroppo non sono andate come avrei voluto, ma l’ho già messo alle mie spalle. Kawasaki ha fatto un grandissimo lavoro sulla 450 e nom vedo l’ora di iniziare in Qatar”. (di Eric Johnson, images Kawasaki.eu/P. Haudiquert)
Dopo questa intervista realizzata dal nostro Eric Jonshon a Glen Helen prima della partenza per l’Europa, Tyla Rattray e Ryan Villopoto sono volati in Francia per ultimare la preparazione in vista del Mondiale MXGP. “La maggior parte dei test li abbiamo svolti a fine anno. Ora stiamo finalizzando la preparazione dei ragazzi – ha spiegato il Team Manager KRT François Lemariey – Abbiamo lavorato a stretto contatto con il Giappone e KMC negli Stati Uniti per dare il migliore materiale ad entrambi i piloti. La principale modifica tecnica sono le sospensioni Showa. Dopo la Francia il team farà tappa nel Sud Italia per trovare bel tempo, così Tyla e Ryan potranno allenarsi tutti i giorni, dal momenrto che in Belgio nevica. Non abbiamo ancora nessuna gara in programma prima del Qatar, vedremo come proseguirà la preparazione e che tempo troveremo in Francia e in Italia, sede di alcune gare pre-Mondiale”.